sindrome ovaio policistico e fertilità

massimiliano giardina • feb 19, 2024

Sindrome ovaio Policistico e fertilità


Chi soffre di ovaio policistico può rimanere incinta? come avere un figlio con l'ovaio policistico



La sindrome dell’ovaio policistico o micropolicistico  (PCOS – polycystic ovary syndrom), è considerata una delle principali e più frequenti cause di infertilità femminile. La policistosi ovarica compare già in pubertà e si evidenzia con la comparsa di numerose cisti follicolari in entrambe le ovaie con tendenza ad alterazione dell’ovulazione fino all’assenza (anovulazione), disturbi ormonali come l’aumento degli ormoni maschili (iperandrogenismo), e rischio di sindrome metabolica (insulinoresistenza). Tra i sintomi più frequenti , acne, irsutismo, alopecia e calvizie, aumento di peso fino all’obesità, irregolarità del ciclo mestruale (ciclo cicli lunghi anche ogni due mesi fino all’assenza del ciclo o amenorrea),  c’è anche rischio se non curata di sviluppare una condizione di diabete.


Come si fa la diagnosi di Policistosi Ovarica?

 

Viene effettuata dal ginecologo che individua almeno due su tre segni tipici della sindrome secondo i criteri dell’ESHRE (European Society for Human Reproduction and Embryology)

    irregolarità mestruali fino all’anovulazione

-      dosaggi ormonali alterati (iperandrogenismo, alterazione rapporto FSH-LH)

-      ecografia con presenza di ovaie di aspetto policistico

 

Con l’ovaio policistico posso rimanere incinta? Come rimanere incinta con l’ovaio policistico   

Sono dubbi piuttosto comuni tra le donne che vogliono una gravidanza e la risposta è che si può rimanere incinta con l’ovaio policistico. Dopo un’attenta valutazione del caso il ginecologo provvederà a impostare la corretta cura per la policistosi ovarica. Si potrebbe rimanere incinta anche senza l’utilizzo dei farmaci ma è una condizione rara in quanto il problema principale è l’assenza o la riduzione delle ovulazioni. Nelle prime fasi si possono utilizzare farmaci che inducono l’ovulazione come il citrato di clomifene e le gonadotropine seguendo ecograficamente la crescita follicolare fino all’ovulazione. Si trattano con farmaci anche le insulino-resistenze (metformina e inositolo) nei casi di sindrome metabolica. In questi casi, la riduzione di peso con diete specifiche e uno stile di vita adeguato è utile alla cura. Dopo alcuni cicli di rapporti mirati senza successo si passa alle tecniche di fecondazione assistita  (IUI, FIVET , ICSI). La inseminazione intrauterina (IUI) prevede l’inserimento in utero del seme maschile (dopo procedimento di swim up) in fase ovulatoria. La fecondazione assistita FIVET e ICSI prevedono una stimolazione ovarica con gonadotropine e prelievo di tutti gli ovociti dalle ovaie, quindi si procede alla fecondazione in vitro e al trasferimento in utero dell’embrione ottenuto. Il rischio di iperstimolazione ovarica (tipico della sindrome dell’ovaio policistico) è ben controllato dai farmaci utilizzati e dal ginecologo esperto in PMA (procreazione medicalmente assistita)


Dr Massimiliano Giardina



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